Ciserano, diede fuoco alla direttrice di banca: confermati in appello i 9 anni a Pelis

Il rapinatore condannato per tentato omicidio

L'auto della direttrice di banca

L'auto della direttrice di banca

Ciserano, 29 giugno 2016 - Nove anni per tentato omicidio e tentata rapina. La Corte d’appello di Brescia ha confermato la condanna di primo grado, pronunciata l’1 marzo dal gup Bianca Maria Bianchi, nei confronti di Fabio Pelis, il 32enne incensurato che il pomeriggio dell’8 maggio dell’anno scorso, durante un tentativo di rapina, aveva dato fuoco alla direttrice della filiale di Ciserano della Cassa Rurale di Treviglio, Cinzia Premoli, 55 anni.

I difensori dell’uomo, gli avvocati Daniela Serughetti e Matteo Bianchetti, come avevano già fatto davanti al gup di Bergamo, anche davanti ai giudici bresciani hanno chiesto la derubricazione del reato di tentato omicidio in quello meno grave di lesioni colpose. Pelis si è sempre difeso sostenendo che non voleva uccidere la funzionaria dell’istituto di credito: «E’ vero – ha sempre ammesso – volevo rapinare la banca, ma la scintilla dell’accendino è partita per sbaglio durante la colluttazione. Mi dispiace, non volevo uccidere la donna». Il 32enne aveva atteso Cinzia Premoli nel bar vicino alla banca e molti degli avventori avevano visto la bottiglietta con il liquido infiammabile. Quando, intorno alle 17, la donna era uscita dalla filiale, le era piombato in auto, intimandole di riaprire l’istituto di credito. Al diniego di Cinzia Premoli, era nata una colluttazione.

Pelis le aveva versato addosso la benzina e le aveva dato fuoco con un accendino. Entrambi si erano lanciati fuori dall’abitacolo con i vestiti in fiamme ed erano stati salvati da un romeno che aveva assistito alla scena e aveva afferrato l’estintore che teneva in auto. Prima dell’arrivo dei soccorsi, il rapinatore era fuggito e il giorno dopo ad Aosta, ustionato, senza soldi e senza benzina, aveva fermato una guardia giurata e si era fatto indicare la caserma dei carabinieri, ai quali si era consegnato. Cinzia Premoli, invece, era stata ricoverata all’ospedale di Genova, dove è stata sottoposta a ben 15 operazioni chirurgiche.