Delitto Cantamessa, rubò borsa sul luogo del delitto: patteggiamento negato a carabiniere

Caso Cantamessa, il militare fu tra i primi a intervenire. Secondo il gup troppo bassa la cifra di 400 euro proposta per risarcire danno morale di Michele Andreucci

Tribunale di Bergamo (De Pascale)

Tribunale di Bergamo (De Pascale)

Chiuduno (Bergamo), 6 maggio 2015  – Per la seconda volta in un anno e mezzo un giudice del tribunale di Bergamo ha respinto la richiesta di patteggiamento, 1 anno e 4 mesi di reclusione con la sospensione condizionale, avanzata da Domenico Truglio, 37 anni, il carabiniere della tenenza di Seriate (tuttora sospeso) che la notte tra l’8 e il 9 settembre 2013, a Chiuduno, aveva rubato la borsetta alla barista romena ferita nell’incidente costato la vita alla ginecologa di Trescore Balneario Eleonora Cantamessa e all’indiano Baldev Kumar: i due erano stati travolti e uccisi dalla Golf Wolkswagen guidata da Vicky Vicky (condannato il 25 marzo scorso a 23 anni di reclusione per duplice omicidio), il fratello dell’immigrato che era rimasto ferito a terra, dopo essere stato colpito da un colpo di roncola sferrato da un componente della fazione rivale indiana dei Ram, al termine di una violenta rissa nata per la disputa di alcuni posti di lavoro in un’azienda della zona.

Truglio era stato uno dei primi a intervenire, si era occupato dei rilievi e aveva ispezionato i numerosi mezzi accidentati. La proposta avanzata dal legale dell’ex militare, l’avvocato Veronica Panzera, è stata respinta ieri dal gup Bianca Maria Bianchi, così come aveva fatto nei mesi scorsi il gup Raffaella Mascarino, che aveva rigettato un patteggiamento a 10 mesi di carcere (pena sospesa), giudicandola troppo bassa in relazione alla gravità dei fatti contestati.

Il giudice dell’udienza preliminare Bianca Maria Bianchi non è entrata nel merito della quantificazione della pena, ma ha ritenuto irricevibile l’istanza in quanto a Truglio non può essere concessa la sospensione condizionale e perché i 400 euro proposti come risarcimento del danno morale subìto dalla barista romena sono una cifra troppo bassa in relazione al contesto in cui è avvenuto il furto.

In sostanza, secondo il gup, il carabiniere non si era fatto scrupoli nell’approfittare dell’inferno che era diventato quel pezzo di provinciale 91. Mentre la ragazza romena, rimasta anch’essa ferita dalla Golf di Vicky Vicky, veniva portata in ospedale, mentre a terra c’erano due cadaveri, lui si premurava di far sparire la borsa abbandonata sull’Audi della giovane, contenente 300 euro in contanti, e di appropriarsi del bancomat, che avrebbe poi usato per giocare alle videolottery in due sale slot di Dalmine nei giorni immediatamente successivi alla tragedia (i filmati delle telecamere della sala giochi lo avevano ripreso e la borsetta della barista era stata ritrovata nel suo armadietto in caserma): il 9 settembre (giocò 200 euro) e il 10 (100 euro).

Tecnicamente quello di ieri era un patteggiamento in fase di indagine e al termine dell’udienza il gup ha restituito gli atti al pm. Ieri mattina Truglio, che ha risarcito alla barista romena il danno cosiddetto patrimoniale, versandole mille euro, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee in aula, spiegando di essere affetto da ludopatia. Ma le sue parole non hanno convinto il giudice.