Albino, cadavere carbonizzato nell’auto. Si cerca il proprietario sparito: è ucraino

Attesa per l’esame del Dna che potrebbe stabilire l’identità della vittima di Rocco Sarubbi

Il luogo del ritrovamento della vettura data alle fiamme (De Pascale)

Il luogo del ritrovamento della vettura data alle fiamme (De Pascale)

Albino, 13 ottobre 2015 - Forese già domani potrebbero arrivare i risultati dal Ris di Parma sul dna del cadavere carbonizzato trovato domenica mattina in una zona boschiva e isolata di Albino, in via Santissima Trinità: il corpo, o meglio quello che restava, era rinchiuso nel bagagliaio di una Opel Vectra station wagon distrutta dalle fiamme. L’esito degli accertamenti potrebbe dare una svolta a questo giallo, assegnando finalmente un nome e un’identità a quel cadavere, visto che per ora non è stato possibile nemmeno stabilirne il sesso.

Il pm Antonio Pansa, che si occupa dell’omicidio, aspetta gli esiti anche per indirizzare le indagini verso una pista ben precisa. Nel frattempo il magistrato ha assegnato al patologo Marco Ballardini di Pavia l’incarico per l’autopsia che sarà effettuata giovedì alla camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. L’esame dovrà far luce sulle modalità di questa esecuzione.

I carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo e i colleghi della compagnia di Clusone non vogliono tralasciare alcuna ipotesi. Per ora la sola certezza è che la Opel Vectra ridotta dal rogo a uno scheletro era intestata a un ucraino residente a Bergamo e che lavorava come muratore. I militari sono risaliti a lui grazie al numero di telaio della vettura. L’uomo, che non ha precedenti, per il momento è irreperibile. Anche la moglie non si trova; forse è tornata al suo paese. Domenica e ieri nella caserma di via delle Valli, dove ha sede il comando provinciale dell’Arma, sono sfilati parenti e amici della coppia per essere ascoltati e fare il punto sulle ore precedenti al delitto. La loro testimonianza potrebbe aggiungere elementi all’indagine.

E se il cadavere carbonizzato fosse proprio quello dell’ucraino? Non è da escludere. Così come non si possono tralasciare altre possibilità. E cioè che la persona trovata morta potrebbe essere stata uccisa altrove in un modo ancora da stabilire: il medico legale, da un primo esame esterno, non è stato in grado di azzardare nessuna ipotesi.

La zona del ritrovamento è impervia, una salita stretta e sterrata che conduce a un cascinale, raggiungibile solo da chi conosce il territorio. Una volta sul posto, l’autore o gli autori dell’omicidio, per eliminare ogni traccia, hanno dato fuoco all’auto usando con tutta probabilità della benzinaIntanto gli investigatori stanno passando al setaccio i filmati delle telecamere delle zona per vedere se qualcuna ha ripreso la Vectra. Altro elemento su cui i carabinieri stanno lavorando sono le celle telefoniche, ma è presto per dire se porteranno elementi utili alle indagini, un lavoro lungo e laborioso.