Bergamo, Brunetta e centrodestra all'attacco di Renzi. Malore per Calderoli

Il presidente dei deputati di Forza Italia dice 'no' alla 'schiforma' della Costituzione. In mattinata, sempre nella città orobica, il premier aveva aperto la campagna referendaria

Renato Brunetta a Bergamo

Renato Brunetta a Bergamo

Bergamo, 21 maggio 2016 - "Renzi attacca in modo ignobile e volgare i leader dell'opposizione, il sottoscritto in testa, rei di aver organizzato per oggi pomeriggio una manifestazione a Bergamo per dire 'no' alla sua 'schiforma' della Costituzione". Queste le parole di Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, a margine dell'evento organizzato in piazza Matteotti dal centrodestra unito e dal comitato per il no, contro la riforma Renzi-Boschi In mattinata, infatti, sempre a Bergamo, il premier Renzi aveva aperto la campagna referendaria. "Questa è la riforma di una minoranza che, - ha proseguito - grazie alla sovra rappresentazione parlamentare fornita da una legge elettorale dichiarata (anche per questo motivo) illegittima dalla Corte costituzionale, è divenuta maggioranza solo sulla carta". E ha sottolineato: "Una simile maggioranza non puo' spingersi fino a cambiare, con un violento colpo di mano, i connotati della Costituzione".  "Il metodo utilizzato nel processo di riforma, è stato il peggior modo di riscrivere la Carta di tutti: molteplici forzature di prassi e regolamenti, hanno determinato nelle aule di Camera e Senato spaccature insanabili tra le forze politiche, giungendo al voto finale con una maggioranza racimolata e occasionale. Quello stesso Parlamento la cui composizione è deformata e alterata da un premio di maggioranza illegittimo ha infatti portato avanti la riforma, su richiesta dell’esecutivo, utilizzando gli strumenti parlamentari acceleratori più estremi, delineando un vero e proprio sopruso nei confronti delle garanzie e delle prerogative riconosciute all’opposizione", ha aggiunto l’ex ministro di Forza Italia conversando con i giornalisti prima di salire sul palco a chiudere la manifestazione.

BRUN_OBJ_FOTO_5_14321376BRUNETTA: "PREFERISCO CASA POUND A CASA BOSCHI" - Anche sul palco Brunetta non si è risparmiato: "Secondo Renzi io sarei un premio Nobel mancato? Lo ringrazio per questo che è un complimento, rispetto a lui che non ha mai lavorato in tutta la sua vita. Si è fatto assumere dal padre per avere i contributi pagati il giorno prima di entrare in politica. Presto sarà disoccupato, e al massimo lo prenderò come assistente parlamentare perché, dai, è comunque uno sveglio. Però è un esempio del peggior politicante". Riguardo il caso Boschi ha detto: "Preferisco Casa Pound a casa Boschi". Lo ha ripetuto più volte, tra le ovazioni dei presenti: "Il governo Renzi è travolto da mille scandali ed è tenuto a galla dai poteri forti e dai giornali che non parlano dei suoi flop. Tranquillizzava Letta e tre giorni dopo lo ha fatto fuori. Renzi ha vinto le primarie taroccate: in Italia il potere di governare è in mano a uno che l’ha conquistato in modo illegittimo. Non fa le riforme per il Paese ma per il suo regime personale, benché sia ormai una macchietta internazionale. Sta occupando il nostro Paese mettendo suoi uomini in tutti i posti, pubblici o privati, uomini come De Benedetti o Marchionne che nemmeno pagano le tasse in Italia".

BRUNETTA: "APPELLO A UNITA' CENTRODESTRA" - Da questa festosa piazza della libertà faccio un appello all'unità del centrodestra: prima di ottobre dobbiamo essere pronti con una piattaforma programmatica", ha detto Renato Brunetta  davanti a circa trecento simpatizzanti con bandiere di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia. "Noi siamo qui festosi sotto il sole, non come Renzi che stamattina ha voluto incontrare solo i poteri forti - ha aggiunto Brunetta - noi siamo qui per difendere la democrazia che Renzi sta mettendo a rischio". Il presidente dei deputati di Forza Italia ha proseguito: "Quanto avviene nel Pd, con tutte le loro divisioni, è ben peggio di quanto avviene nel centrodestra. Noi volevamo una riforma condivisa, che però non c'è stata - ha aggiunto - in quanto Renzi si è voluto prendere tutto. Ma è un imbroglio: basti pensare al Senato, dove il risparmio sarà di 40 milioni ma poi i senatori saranno pagati dalle regioni. Qui in piazza oggi c'è la gente, non i poteri forti come avvenuto questa mattina per Renzi".

TOTI: "VERSO UN SOGGETTO UNICO - Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha proseguito sulla stessa linea di Brunetta: "E' piu' di una idea quella di un nuovo soggetto politico del centrodestra che raggruppi i tre partiti storici piu' il movimento civico. La piattaforma comune c'e' gia' e dopo le elezioni amministrative di giugno ci si siederà a un tavolo per definire i dettagli".  "Il centrodestra deve fare uno scatto in avanti - ha detto Toti - . D'altra parte se Renzi vincera' il referendum si andra' all'Italicum e alla lista unica. Quindi se vogliamo essere competitivi, saremo costretti ad andare verso un soggetto unico. Qualora dovesse perdere il referendum, gli italiani devono avere un'alternativa". E ancora: "I tempi per la nascita della nuova creatura? Appena chiusa la campagna elettorale, credo sia indispensabile mettere testa a una riflessione  che porti il centrodestra a costruire una coalizione coesa che sfoci in una federazione molto unita e anche in un soggetto unico". Le differenze tra i vari partiti ci sono ma anche i punti in comune, secondo il governatore della Liguria. 

CALDEROLI_14319145_172235MALORE PER CALDEROLI-  Sul palco, prima di Brunetta, è salito il senatore Roberto Calderoli: "La riforma costituzionale è un pericolo per la democrazia". "L'unica cosa" che Renzi puo' dire "di buono rispetto a questa riforma e': 'scegliete il nuovo rispetto al vecchio' - ha aggiunto - Io preferisco andare per la vecchia strada, cambiare la costituzione in bene". "Il paradiso degli inciuci e' il governo Renzi" ha proseguito Calderoli, facendo riferimento a una dichiarazione di Renzi che sostiene che senza la riforma costituzionale il Paese diventa il 'paradiso degli inciuci', "cosi' come lo era il governo Letta e quello Monti. Lui e' l'espressione delle accozzaglie di centrodestra e centrosinistra o meglio dei voltagabbana che sostengono un governo per garantirsi lo stipendio della legislatura". Ils enatore ha proseguito: "La prima botta per mandare a casa Renzi dobbiamo darla dalle elezioni amministrative. Renzi ha piazzato le elezioni durante un ponte, perché quando meno gente va a votare il Pd ha più probabilità di vincere - ha aggiunto - se sparare balle fosse reato, a Renzi andrebbe l'ergastolo". Calderoli ha poi dovuto interrompere il suo intervento a causa di un lieve malore. Probabile che il caldo abbia inciso in modo determinante. Dopo essere stato soccorso per il mancamento e portato dietro il palco, è stato visitato da personale del 118. Dopo essere stato a lungo all'interno di una ambulanza accorsa sul posto,  è sceso dal mezzo di soccorso ed è tornato a casa.