Servizio bus, non ci sono più soldi

Il presidente della Provincia scrive in Regione per chiedere fondi: "Senza risorse dall’1 gennaio garantito solo il trasporto studenti" di ROCCO SARUBBI

DISASTRO Il Trasporto Pubblico Locale rischia il collasso. Sopra, Matteo Rossi

DISASTRO Il Trasporto Pubblico Locale rischia il collasso. Sopra, Matteo Rossi

Bergamo, 22 ottobre 2015 - La drammatica carenza di risorse economiche costringerà la Provincia di Bergamo a dare una sforbiciata ai trasporti extraurbani. Per questo il presidente dell’ente di via Tasso, Matteo Rossi, ha inviato una lettera-appello all’assessore regionale alla Infrastrutture, Alessandro Sorte, nella quele segnala la situazione critica del Trasporto pubblico locale sul territorio di Bergamo e richiede ulteriori risorse per garantire la prosecuzione dell’attuale livello di servizio dall’1 gennaio 2016.​«Dal gennaio 2016 – scrive Rossi – non sarà più possibile garantire i servizi secondo quegli standard minimi che prevede proprio la legge regionale».

Senza aspettare il nuovo anno, gli effetti della mancanza di fondi sono già sotto gli occhi degli utenti: aumenti tariffari, tagli chilometrici e l’annunciato stop di una settimana a dicembre, tra Natale e Capodanno. Ma tutto questo, a quanto pare, sembra niente rispetto al disastro che si profila per il prossimo anno e sui cui, scrive il presidente della Provincia, «mi sembra che al momento manchi la consapevolezza». La situazione era stata delineata a luglio dai presidenti delle Province con una nota alla Regione, in cui ricordavano di aver garantito in questi anni con fondi propri una parte della copertura per il trasporto pubblico (circa 40 milioni in tutto, su una spesa totale di 230 milioni). Per l’ente di via Tasso si tratta di oltre 4 milioni di euro per i bus, cui si aggiunge il milione per il tram delle Valli. Ma da qui in avanti, scrive Rossi, «non avendo alcuna disponibilità propria, in assenza del bilancio di previsione 2016-2017 e non potendo accertare alcuna entrata da qui al 1° gennaio 2016, questa Provincia non può più farsi carico degli oneri finanziari, sin qui affrontati». Perciò via Tasso bussa al Pirellone evidenziando che in dieci anni i trasferimenti regionali si sono ridotti di oltre 5 milioni «costringendo la Provincia a ridurre il servizio bus per circa 1,5 km annui e a finanziarlo con risorse proprie». E se non arriveranno le risorse, ci sarà un ulteriore taglio ai pullman «che non potranno che limitarsi, per quanto possibile - chiarisce Rossi - all’effettuazione di un minimo servizio scolastico, mentre gli altri utenti si ritroverebbero sostanzialmente impossibilitati a fruirne».

di ROCCO SARUBBI