Vent'anni dalla morte di Chicco Pisani e della sua Ale: il ricordo dell'Atalanta

Il campione è tragicamente scomparso insieme alla sua fidanzata in un incidente stradale contro un pilone del cavalcavia della Milano-Laghi all'intersezione con l'A4 alle due del mattino del 12 febbraio 1997

L'omaggio della Dea a Chicco e Ale (La Presse)

L'omaggio della Dea a Chicco e Ale (La Presse)

Bergamo, 18 febbraio 2017 - L'Atalanta ha voluto ricordare anche in casa, dopo aver dedicato ai due sfortunati giovani la vittoria di Palermo, il ventennale della morte di Federico Pisani e della sua fidanzata bergamasca Alessandra Midali, deceduti tragicamente in un incidente stradale contro un pilone del cavalcavia della Milano-Laghi all'intersezione con l'A4 alle due del mattino del 12 febbraio 1997. 

Per ricordare Chicco e Ale la Dea ha predisposto un gigantografia dei due ragazzi, i cartoncini col 14 sul fronte, un mega-striscione nella curva nord dello stadio Atleti Azzurri d'Italia con la scritta "Abbracciati alla vostra stella... Regalateci la gioia più bella" -, dedicato al ragazzo che non c'è più, il video con tutte le sue prodezze, la patch commemorativa sulla manica sinistra dei giocatori nerazzurri in campo col Crotone e la maglia del campione scomparso ancora in sboccio regalata dal presidente Antonio Percassi ai suoi genitori, Enrico e Rosanna, ma anche ai mancati consuoceri, Giuseppe e Pasqua.

Pisani, lucchese di Capannori, nato a Castelnuovo di Garfagnana il 25 luglio 1974, cresciuto calcisticamente dopo i primi calci nell'Atletico Lucca tra Bergamo e il Margine Coperta, società pistoiese satellite del club di Zingonia, aveva vinto il torneo di Viareggio e lo scudetto Primavera nel 1993 nella cosiddetta 'Banda Prandellì coi vari Tacchinardi e Morfeo. Era ala o seconda punta rapida e tecnica, esordiente in A ancora minorenne nello 0-0 di Cagliari il 15 marzo '92 con Bruno Giorgi in panchina. Il suo allenatore - Lippi, Guidolin e Valdinoci gli altri da professionista - al momento della morte era Emiliano Mondonico; tra i compagni, Daniele Fortunato e Filippo Inzaghi. Pisani, che riposa nel cimitero di Poggio di Camporgiano, il borgo montano dei nonni materni, nel febbraio di vent'anni fa era appena rientrato da un infortunio al ginocchio e aveva messo a segno 8 gol nei soli campionati tra A e B, tra cui i 2 nel Monza, in prestito, nella stagione 1993/94.