Juventus-Atalanta, Gasperini: "Andiamo a Torino per l'impresa"

Il mister della Dea: "I bianconeri ha sempre qualcosa in più, ma perché non giocarcela alla pari?"

Gian Piero Gasperini (Ansa)

Gian Piero Gasperini (Ansa)

Bergamo, 3 dicembre 2016 - Anticipo di lusso per la 15esima giornata di serie A con l’Atalanta, che conterà sul tifo della metà d’Italia non bianconera, che va a sfidare la Juventus, in un momento magico. Stasera la squadra di Gasperini proverà a mettere in difficoltà la Juventus, e non è detto che non ci riesca, anche se il trainer neroazzurro spegne in parte i fuochi dell’entusiasmo dei tifosi: «Che la Juve possa fermare l’Atalanta è abbastanza scontato, se non fossimo in un buon momento si parlerebbe di pronostico chiuso. Loro arrivano da una brutta sconfitta, saranno attenti e concentrati: non avranno in testa il derby, la Champions o la Roma». 

Gasperini non si fa illusioni nonostante le otto vittorie nelle ultime nove partite di campionato. «Avremo di fronte la squadra più forte, tutte queste difficoltà per qualche sconfitta imprevista o per gli infortunati io non le vedo - dice il tecnico nerazzurro alla vigilia della partita contro la Juventus -. Magari qualcuno spera che inciampi per riaprire il campionato e ci sono speranze in tale senso anche su di noi. Per Allegri parlano i numeri, che alla fine nel calcio sono la cosa più importante».  Un confronto per misurare i limiti dei bergamaschi, privi dello squalificato Gagliardini e degli indisponibili Berisha, Cabezas, Konko e Paloschi: «Mi dispiace per Gagliardini perché per lui era una platea importante, ma a questo punto della stagione tutti per un motivo o per l’altro lamentano qualche assenza. Caldara ha avuto un piccolo problema, D’Alessandro ha preso una botta col Pescara: verificheremo, c’è ancora la rifinitura di sabato mattina».

L’impegno di Coppa Italia di mercoledì, che ha visto impegnate le seconde linee più i Primavera Bastoni, Capone e Latte, ha complicato la programmazione delle sessioni sul campo: «Non abbiamo avuto molto tempo per prepararci, ieri era il primo vero allenamento al completo - spiega Gasperini -. L’obiettivo è misurarci con i migliori per vedere a che punto siamo, quanto riusciremo a contrastarli. Non siamo gente abituata ai proclami, quindi non diremo mai che è una partita scudetto o roba del genere». Gasperini in cuor suo spera di rinverdire i fasti dell’allievo Juric, che domenica ha steso i bianconeri: «È stato un Genoa straordinario, aiutato dal pubblico di Marassi: è andato subito in vantaggio e poi ha affondato i colpi. Allo Juventus Stadium sarà tutto un’altra storia». I nerazzurri non vincono lo scontro diretto con la Juve dal 22 gennaio 1989, Mondonico in panchina: «A Torino con la Juve ho sempre perso. Se c’è qualcosa che ho imparato crescendo in quel settore giovanile e tornandoci come allenatore, è che chi ci gioca contro lo fa alla morte: escludo che ci sottovalutino».