Attenta Atalanta, ora c’è la Juve. Gasperini: "Serve l’impresa"

Aspettando la Coppa Italia, martedì Bergamo l’andata della semifinale

Gian Piero Gasperini

Gian Piero Gasperini

Bergamo, 29 gennaio 2018 - Domenica di lavoro per l'Atalanta. Già mentalmente proiettata alla grande partita di domani sera contro la Juventus. L’andata della semifinale di Coppa Italia per i nerazzurri è una sorta di finale, una gara da interpretare come se non ci fosse un ritorno, da dentro o fuori. Un concetto che mister Gasperini in questi giorni ha ripetuto più volte prima della trasferta al Mapei Stadium e dopo il 3-0 al Sassuolo. Troppo forte la Juventus nel suo stadio per illudersi di poter andare lì a rimontare, per cui per i bergamaschi la strada è una sola: vincere la gara di andata. Un’impresa.

Anche ragionando sui precedenti. La Dea non batte la vecchia Signora dal 2001 in campionato e dal 2004 in Coppa Italia. E sotto la gestione Gasperini nelle trasferte all’Allianz Stadium sono arrivate due sconfitte: un 3-1 in campionato e un 3-2 in Coppa Italia nel gennaio 2017. È andata meglio in casa, un pareggio 2-2 ad aprile ed un analogo 2-2 a ottobre, entrambi in rimonta. A Bergamo l’Atalanta ha dimostrato di poter bloccare la Juventus, ora serve un salto ulteriore di qualità, serve una vittoria, possibilmente senza subire un gol. «Abbiamo una difesa fortissima ed un centrocampo strepitoso», ha fatto notare Gasperini sabato sera nella mix zone del Mapei Stadium, elogiando la prova di carattere e maturità offerta dai suoi nel 3-0 rifilato al Sassuolo. Un buon viatico in vista di una Juventus apparsa in difficoltà nelle ultime due partite con Genoa e Chievo. «Sappiamo quanto sarà difficile, servirà un’impresa», ha riconosciuto Gasperini, spostando la pressione della vigilia tutta sui bianconeri. Anche se in realtà il popolo atalantino ci crede, eccome se ci crede. Lo dimostrano i quasi 15mila tagliandi venduti in questi giorni, l’attesa spasmodica che si respira nella città dei Mille. E la scelta dello stesso Gasperini di non schierare al Mapei gli acciaccati Gomez e Spinazzola per averli contro la Juventus, o il turno di riposo concesso a Berisha, a Caldara, il difensore bomber che ha castigato Buffon nella gara di ottobre, e allo stesso Hateboer subentrato solo nel finale contro il Sassuolo.

Intanto la dirigenza nerazzurra continua a sondare il mercato in cerca di un possibile colpo dell’ultima ora. Gasperini vuole una punta, vuole un giocatore già pronto, dunque non un giovanissimo, e già rodato per la nostra serie A. Un nome che sta circolando è quello del serbo Ljajic, che sta trovando meno spazio nel Torino, un giocatore che potrebbe giostrare anche da seconda punta, alternandosi con lo stesso Ilicic. Ma per ora è solo una voce, mentre sembra sicuro l’accordo con la Juventus per la prossima stagione per l’esterno destro Federico Mattiello, attualmente in prestito alla Spal. «Siamo una squadra forte, abbiamo tanti giovani bravi». Con queste parole dopo la vittoria per 3-0 sul campo del Sassuolo, Josip Ilicic commenta l’ennesima grande gara della sua Atalanta. «Anche quelli che giocano meno dimostrano di poter giocare a questi livelli - ha proseguito lo sloveno -, mister Gasperini sta facendo bene così come tutta la società, dobbiamo andare avanti così e pensare partita dopo partita». F