Atalanta-Juventus, Spinazzola e Caldara: la sfida al loro futuro

Ieri allenamento a porte chiuse in vista della partita di domani, venerdì 28 aprile

Leonardo Spinazzola

Leonardo Spinazzola

Bergamo, 27 aprile 2017 - Si avvicina il giorno della grande sfida. La partita dell’anno per la stupefacente Atalanta di questa stagione con la Juventus contro la quale non trova una vittoria in campionato dal 2001, a parte un eccezione in Coppa Italia nel 2008. Gasperini ieri ha tenuto un allenamento a porte chiuse dove Batoni, Dramè e Zukanovic hanno lavorato a parte e per loro si prevede ancora una non convocazione.Mentre sono regolarmente in gruppo Kessie e Gomez i cui problemi di inizio settimana si sono risolti.

Quindi si prevede contro i campioni d’Italia la formazione tipo, salvo che oggi nell’allenamento di rifinitura, a porte chiuse, accada qualcosa. E questa è anche la partita del difensore Mattia Caldara e dell’esterno Leonardo Spinazzola, due juventini del futuro, osservati speciali dalle unità bianconere, dato che il primo è stato acquistato a gennaio con l’impegno di lasciarlo a Bergamo fino al 2018, anche se l’idea dei bianconeri sarebbe quella di portarlo a Torino già a giugno, l’altro è proprio una proprietà bianconera lasciato in prestito ai neroazzurri che hanno il diritto di riscatto, ma la Juventus si è tenuta quella del controriscatto e quindi viste le prestazioni dei due non si può escludere che il club torinese li voglia in bianconero a giugno. Di certo due pedine fondamentali nell’assetto di gioco dell’Atalanta. Caldara per le sue capacità difensive, ma anche e soprattutto per l’attitudine a fare gol (già sette reti quest’anno e per un difensore centrale è un record), Spinazzola è invece cresciuto molto in questa stagione e la sua spinta sulla fascia sinistra sembra quella di un motorino che non finisce mai la benzina. Tanto è che entrambi sono finiti nel mirino della Nazionale maggiore e del Ct Ventura. Due elementi di cui domani la Juventus potrebbe disporre. Ma ora Gasperini non può fare a meno di loro per provare a battere la Juventus e fare un regalo al presidente Percassi, ancora a digiuno di successi contro la Signora da quando si è insediato.