Caldara: "Juve? La mia testa è all'Atalanta"

Il centrale ha ricevuto una borsa di studio dalla Luiss di Roma

Mattia Caldara

Mattia Caldara

Bergamo, 6 febbraio 2018 - Ora c’è solo l’Atalanta. «Stiamo lottando su tre fronti e questo ci rende orgogliosi. Ora ci aspetta la partita col Borussia Dortmund in Europa League e cercheremo di fare un’altra impresa». Ma dietro l’angolo c’è un futuro a tinte bianconere e azzurre. A fine campionato lo aspetta la Juventus che lo ha acquistato un anno fa. E la convocazione in Nazionale, soprattutto se ci sarà un traghettamento di Di Biagio che lo ha allenato in under 21, appare scontata. «La Nazionale? Io devo dimostrare il mio valore ogni domenica. Se poi sarò all’altezza e la Nazionale mi chiamerà ne sarò orgoglioso e fiero: tutto dipende da me e dalle prestazioni che faccio con l’Atalanta», ha spiegato il 24enne centrale di Scanzorosciate, ieri presente all’Università Luiss di Roma dove ha ricevuto una borsa di studio per merito sportivo per il corso di laurea triennale in Economia eManagement.

Un’occasione per parlare del suo futuro in bianconero. «Vado a Torino con la consapevolezza di dover migliorare e cercare di copiare da giocatori come Barzagli e Chiellini che hanno fatto e stanno facendo la storia della nazionale. Il paragone con Scirea? Ne sono orgoglioso ma lui è un mostro sacro del calcio italiano, spero di fare almeno la metà della sua carriera e devo migliorare ancora tantissimo per arrivare ai suoi livelli». Ma prima di tutto per Caldara c’e solo la sua Dea: «L’obiettivo è portare ancora una volta l’Atalanta in Europa. Champions? Per ora pensiamo all’Europa League: ci sono tante squadre che lottano insieme a noi e hanno un grande potenziale».