Animali maltrattati e uccisi: adesso è vera emergenza

Gli episodi si moltiplicano; paura per i bocconi avvelenati di MICHELE ANDREUCCI

Un carabiniere raccoglie alcuni bocconi avvelenati

Un carabiniere raccoglie alcuni bocconi avvelenati

Zandobbio, 30 maggio 2016 - L'anatra ritrovata a Sarnico con una freccia conficcata nella schiena. I gatti presi a fucilate a Castelli Calepio. Le rane uccise, dipinte e impiccate ad un palo in quel di Sovere. I cani eliminati con bocconi avvelenati con l’acido a Carobbio degli Angeli. Sono solo alcuni degli episodi di uccisione di animali che si sono registrati negli ultimi mesi nella Bergamasca, con torture, violenze e maltrattamenti gratuiti all’ordine del giorno. L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa a Castelli Calepio, quando Mia, una gattina di due anni, è stata trovata ammazzata a colpi di fucile nel giardino dell’abitazione della famiglia che l’ospitava: chi l’ha uccisa si è accanito con particolare ferocia sulla povera micia, crivellandola con ben dodici colpi. Nella casa accanto, invece, pochi giorni dopo, sono stati ritrovati nove gatti morti, mentre alla frazione Basella di Urgnano un proprietario ha ritrovato il cadavere del suo grosso cane, ucciso con un colpo di pistola in testa.

Nella zona circostante, inoltre, le guardie zoofile dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) di Bergamo hanno rinvenuto un vero e proprio cimitero di animali, con numerose ossa di varie bestie, tra cui quelle di bovini e ovini: una scoperta inquietante, che adombra, tra l’altro, anche l’esistenza di un’attività di macellazione abusiva.

Ma gli episodi che destano maggiore preoccupazione sono quelli relativi ai bocconi avvelenati: gli avvelenatori di cani stanno imperversando nella bassa Valle Cavallina, con segnalazioni che arrivano da Trescore, Zandobbio e Gorlago. A Zandobbio l’area a rischio è quella che si trova dietro al cimitero, dove un cane è morto a causa di una polpetta avvelenata, mentre altri due esemplari sono stati salvati in extremis solo dal tempestivo intervento del veterinario. A Gorlago, invece, l’allarme arriva dalla zona Montecchi: «Da tempo – denunciano i residenti – i nostri cani sono ripetutamente vittime di avvelenamenti. Non abbiamo ovviamente prove certe per denunciare l’autore, o gli autori, si simili nefandezze, che mettono in pericolo non solo gli animali, ma anche i bambini e gli abitanti stessi della zona. Tuttavia sarebbe necessario un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine, visto il protrarsi nel tempo di questi atti, compiuti da chi disprezza gli animali, ma ha anche un disprezzo profondo verso chi invece li ama. Queste persone sono malate, o peggio, sono dei criminali e cole tali andrebbero perseguiti». Gli episodi, naturalmente, sono stati denunciati e le forze dell’ordine hanno avviato le indagini del caso. Per ora senza risultati.