2009-08-30
— BERGAMO —
DOPO AVERLA CHIUSA in casa, minacciandola con un coltello ha cercato di abusare sessualmente di lei. Ma la vittima, una 27enne francese originaria del Senegal, per sfuggire al suo aggressore è scappata dalla finestra del bagno. E una volta in strada, grazie anche all’aiuto di alcune persone, è riuscita ad avvertire i carabinieri a cui ha raccontato di essere sfuggita a un tentativo di stupro. Scattate le ricerche dell’uomo, più tardi una pattuglia ha rintracciato a Seriate, in via Venezian, un individuo di colore che corrispondeva alla descrizione fornita dalla donna. Si tratta di un senegalese di 30anni, clandestino, senza fissa dimora. Al momento del fermo, era in sella alla bicicletta e stava scappando lungo la strada che da Gorle conduce a Pedrengo. Ma la sua fuga è stata di breve durata. Accompagnato in caserma per accertamenti, più tardi l’extracomunitario è stato trasferito al carcere di via Gleno con l’accusa di sequestro di persona e tentata violenza sessuale. La donna ha riportato lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. La vicenda si è consumata in un appartamento di Ranica, alle porte della città, dimora di cui l’arrestato disponeva ma in modo occasionale. Secondo una ricostruzione dei carabineiri di Bergamo i due si erano conosciuti in giornata in modo del tutto occasionale in una zona del centro. La 27enne francesce, in Italia per trascorrere un periodo di vacanza, è ospite di alcuni parenti in un paese della Bassa. Così due decidono di trascorrere il resto della giornata assieme. In serata il senegalese si offre di ospitare la giovane a casa sua, a Ranica. Appena giunti nell’appartamento, nel corso della nottata, l’uomo mostra le sue vere intenzioni, cerca un primo approccio sessuale, ma viene respinto. A quel punto la vittima, vista la situazione, decide di andar via.

MA IL SENEGALESE per tutta risposta chiude a chiave la porta di casa. Poi afferra un coltello da cucina e minaccia la poveretta e trattendola con forza tenta di avere un rapporto sessuale con lei. La 27enne, però, non si fa prendere dal panico: approfittando di un attimo di distrazione dell’aggressore, riesce a rifugiarsi nel bagno, apre la finestra e scappa. Giunta in strada chiede aiuto, alcuni vicini la sentono e corrono in soccorso. Viene avvertito il 112, la centrale invia in zona un paio di pattuglie che si prendono cura della giovane ancora sotto choc. Ai militari rende una descrizione dell’aguzzino, che nel frattempo ha inforcato una bicicletta per fuggire all’arresto. Scattano le ricerche in zona, fino a quando una pattuglia si imbatte in un individuo in sella a una bicicletta. Corrisponde alla descrizione fornita dalla sua vittima e viene portato in caserma. R.S.