Il dramma di Raphael, strangolato sul palco: quattro indagati per omicidio colposo

Sono quattro gli indagati per omicidio colposo nell’inchiesta sulla morte di Raphael Schumacher, il 27enne attore originario di Tradate, nel Varesotto, e residente nel Comasco rimasto strangolato mentre recitava sul palco del Teatro Lux di Pisa di PAOLO CANDELORO

Raphael Schumacher aveva 27 anni

Raphael Schumacher aveva 27 anni

Tradate (Varese), 6 febbraio 2016 - Sono quattro gli indagati per omicidio colposo nell’inchiesta sulla morte di Raphael Schumacher, il 27enne attore originario di Tradate, nel Varesotto, e residente nel Comasco rimasto strangolato mentre recitava sul palco del Teatro Lux di Pisa. Secondo quanto si è appreso, si tratta di due registi e di due tecnici che fanno capo a un’associazione che ha in gestione la struttura nella quale si stava esibendo il ragazzo. Nell’ipotesi di reato formulata dai magistrati toscani, i quattro dovranno rispondere anche di un eventuale mancato rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. A coordinare l’inchiesta sono il procuratore capo Alessandro Crini e il pm Giancarlo Dominijanni, il quale ha sottolineato come l’iscrizione del nome dei quattro nel registro delle notizie di reato rappresenti «una forma di garanzia verso gli indagati. La loro individuazione trae origine dalla relazione dei tecnici della Medicina del lavoro dell’Asl pisana che hanno lavorato sullo studio di ruoli e mansioni all’interno dell’associazione a capo del Lux».

Il pm Dominijanni ha anche formalizzato l’incarico al medico legale che eseguirà l’autopsia, in programma lunedì. Gli investigatori, quindi, seguono la pista di una morte avvenuta in conseguenza di un incidente sul lavoro, anche se non scartano quella dell’atto volontario. Sabato sera lo sfortunato attore stava recitando in un monologo in cui rappresentava il disagio esistenziale di un 15enne e che prevedeva un finale nel quale appoggiava il capo all’interno di un cappio per simulare un’impiccagione. Il finale dell’esibizione, peraltro, sarebbe stato cambiato optando per la corda anziché per la pistola, come nel testo originale. Raphael ha infilato la testa nel cappio, ma qualcosa è andato storto e la corda si è stretta attorno al collo. Ad accorgersi che qualcosa non andava era stata una spettatrice: Raphael, a quel punto, si trovava già in stato di anossia. Giunto in ospedale in coma e con danni cerebrali gravissimi, le sue condizioni sono andate progressivamente peggiorando sino a quando, giovedì, è stata accertata la morte cerebrale. La procura di Pisa e i familiari dell’attore hanno autorizzato l’espianto degli organi, che è stato eseguito ieri.

Raphael Schumacher aveva vissuto a Tradate nei suoi primi anni di vita per poi trasferirsi a Brunate: la madre è particolarmente nota in paese poiché impiegata nella cancelleria del Palazzo di giustizia di Como. Le speranze che il figlio vincesse la sua battaglia si sono esaurite dopo cinque giorni di angoscia: l’inchiesta aperta dalla Procura di Pisa farà luce sull’accaduto.

di PAOLO CANDELORO