Milano, 14 dicembre 2013 - Pina e Bua. Non solo due nomi ma due storie. Due piccoli frammenti di un'avventura, quella di "Diamoci La Zampa", associazione nata nel 1988 che festeggia in questi giorni l'importante traguardo dei 25 anni di attività. Chi sono Pina e Bua? Presto detto. Sono due dei quattrozampe aiutati dalla onlus, nata con lo scopo di arginare il devastante fenomeno dell’abbandono di animali. In Italia, allora, erano 300mila all’anno i quattrozampe abbandonati, che nel decennio 1978-1988 avevano prodotto 40.000 incidenti d’auto con 4000 feriti e 200 morti umani sulla sola rete autostradale.

Pina è uno dei tanti cani con la valigia dell'emigrante, quindi una valigia piena solo di tanta speranza: da tre anni aspetta un'adozione. E poi c'è Bua, la prova vivente che l'amore fa miracoli. In condizioni disperate è stata salvata e fatta rinascere da una famiglia piena di premure. Dagli inizi ad oggi Diamoci La Zampa ha messo in campo una piccola ma significativa task force di volontari in servizio per difendere la vita degli “altri animali”, lottando contro la cultura della violenza che calpesta i diritti dei più deboli. E’ la missione dell’associazione. Un quarto di secolo di instancabile lavoro in trincea, pronti a difendere i cani e i gatti abbandonati in cerca di una nuova casa. “In 25 anni stimiamo di aver trovato una nuova casa a 5.625 cani”, spiega la presidente Alba Perrone, “strappati da canili del Sud-est milanese, della bergamasca e del Sud Italia e dati in adozione”.

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