Milano, 14 ottobre 2013 - In occasione del bicentenario di Giuseppe Verdi in pochi hanno ricordato il suo rapporto con gli animali. Non stiamo parlando degli elefanti dell’Aida o dell’upupa e salamandra nel Ballo in Maschera. Ma delle relazioni speciali con i pet che uno chiamato il Cigno di Busseto non poteva farsi mancare. Potremmo partire da Lorito, il pappagallo in grado di accennare «La donna è mobile» dal Rigoletto e altre celebri arie. C’erano poi i fidi spaniel ritratti in una celebre cartolina: Black, Yvette e Moschino. E che dire di Loulou, il cagnolino maltese amatissimo dal Maestro e dalla moglie Giuseppina Strepponi? Quando passò a miglior vita, nel giardino della villa di Sant’Agata fu realizzata una tomba con il seguente epitaffio: «In ricordo di un vero amico». Anche ai migliori amici dell’uomo, e non solo alle principesse etiopi cadute in schiavitù, Verdi sapeva ergere «un trono vicino al sol».

di Luca Salvi