RivanazzanoTerme (Pavia), 6 ottobre 2013 - "Non ce l'ho con nessuno, ma dovevo segnalare quanto accaduto. Quello che è successo al mio Jack, non deve accadere a nessun altro". Ha la voce ancora rotta dalla commozione Valeria Bonetti, la proprietaria di un meticcio di un anno e mezzo, ferito a colpi di fucile a Rivanazzano Terme e morto dopo una lenta agonia. Tutto è successo mercoledì 2 ottobre.

Valeria era uscita di casa per la consueta passeggiata con Jack. Erano le 8 di mattina e si trovavano in prossimità della cappella della Madonnina di viale De Amicis. "Improvvisamente Jack si è sfilato dal collare e si è messo a correre probabilmente all' inseguimento di qualche animale e in un attimo è sparito dalla mia vista - racconta Valeria -. Non sono serviti i ripetuti richiami e le mie disperate ricerche". Valeria non si dà per vinta: prende l'auto e comincia a perlustrare le campagne della zona. Poi riceve notizie del quattrozampe. Ma non quelle sperate.

"Circa un'ora dopo ho ricevuto una chiamata al cellulare da un amico agricoltore, che mi avvertiva di aver trovato un ciclista che cercava di soccorrere un cane ferito in via per Pontecurone". Lei va sul posto, con il cuore in gola e lì trova Jack: senza forze, sdraiato in un fosso. Non appena i due sguardi si incrociano il cane ha scodinzolato. Ma era debole.  "Avvicinandomi ho notato del sangue sulla zampa e sul fianco, e una serie di piccole ferite circolari - ricorda Valeria- ho immediatamente compreso che era stato colpito da un colpo di fucile, infatti poco dopo il veterinario ha confermato le mie paure, Jack era stato raggiunto da distanza ravvicinata da un colpo sparato da un fucile da caccia. Infatti la radiografia ha rilevato la presenza di moltissimi pallini di piombo diffusi in tutto il corpo e purtroppo anche nei principali organi vitali". Circa due ore dopo l'arrivo dal veterinario (lo stesso che lo aveva aiutato a nascere, in un parto difficile) è morto.

Resta lo sgomento e il dolore che può comprendere a fondo solo chi ha avuto il privilegio di condividere il proprio tempo con un animale. Un affetto incondizionato che non chiede nulla in cambio. "In quelle due ore non ha mai smesso di fissarmi negli occhi, come se mi chiedesse ..."Perche?"". Valeria non vuole puntare il dito contro i cacciatori. "Mio padre è un cacciatore, Quello che penso è che chiunque abbia fatto questo non è un vero  cacciatore. Un vero cacciatore, non sparerebbe mai, per nessun motivo ad un cane per uccidere". Valeria Bonetti ha presentato denuncia ai carabinieri di Rivanazzano. "L'ho fatto per lanciare un allarme",  per far capire che chi compie gesti simili non deve restare impunito. "Ma niente, purtroppo, riporterà indietro il mio Jack".

di C. D.